Le collaborazioni attivate
Punto fermo e centrale dell’annuncio evangelico rivolto alle nuove generazioni è il coinvolgimento di tutta intera la comunità cristiana. Ma la prima responsabile dell’educazione dei giovani – lo sappiamo – è la famiglia, coadiuvata da tutte le altre istituzioni, che certo non possono sostituirla. Anche quando i giovani cercano la propria indipendenza e magari contestano i genitori, il ruolo della famiglia resta fondamentale. La PG può venire in aiuto insegnando ai giovani a confrontarsi con quei principi fondamentali che costituiranno poi i capisaldi dell’orientamento di vita.
Per questo si è reso necessario il mettere in cantiere attività di orientamento in collaborazioni con gli uffici di Pastorale familiare e pastorale vocazionale. Per l’appunto in questi anni si stanno sperimentando due progetti atti ad orientare i giovani ad una vita di donazione all’altro, sia per una scelta futura di vita familiare che di vita consacrata.
Da una parte abbiamo il progetto “Fidanzatissimi” come preparazione remota al matrimonio, non un vero e proprio corso pre-matrimoniale ma dei laboratori per imparare a vivere al meglio il periodo di fidanzamento, in cui i giovani fidanzati sono portati a scoprire la bellezza del fidanzamento grazie all’accompagnamento di famiglie guida giovani.
Altro progetto condiviso che cerca di preoccuparsi dell’orientamento vocazionale del giovane è il gruppo vocazionale diocesano diviso in due fasce di età, dai 18 ai 30 anni “Al pozzo di Sichem” e dai 12 ai 16 anni “Samuele”, in cui si cerca di far vivere la vocazione da cristiani prima di tutto, per poi passare ad un lancio vocazionale indirizzato verso un periodo di discernimento in cui il giovane viene indirizzato ad una scelta consapevole per la vita consacrata.
Oltre alla collaborazione con la pastorale vocazionale e quella familiare, in questi anni si sta cercando di mettere in giusta rete tutti gli uffici pastorali diocesani per testimoniare la comunione ecclesiale che sta alla base di ogni azione pastorale. Per questo la PG si è messa in rete con l’ufficio catechistico per l’organizzazione di un grande evento: “Meeting dei cresimandi”, in cui i ragazzi che stanno per ricevere il sacramento della collaborazione si incontrano per una intera giornata con il loro vescovo, tra catechesi, preghiera e giochi. Questo per sensibilizzare gli stessi ragazzi all’ottica del vivere questo sacramento come inizio di della vita cristiana e non come fine del cammino di fede.
Altro momento di collaborazione lo troviamo con l’ufficio pellegrinaggi per l’organizzazione dei grandi pellegrinaggi della fede nel periodo estivo; quest’anno la metà sarà in Terra Santa, sulle orme di Cristo, dopo aver vissuto la Grecia, Santiago e Madrid.
Ultimo importante momento di collaborazione è quello tra la PG e la pastorale universitaria. Dopo alcuni anni di “stallo” si è tentato di rilanciare l’annuncio del Vangelo in ambiente universitario attraverso la stesura del progetto pastorale “Ho un popolo numeroso” in cui la Chiesa perugina ha indetto ,grazie alla collaborazione con il Servizio Orientamento Giovani dei Frati Minori dell’Umbria, una “missione giovani” nel marzo 2011 per annunciare ai tanti giovani presenti in città la salvezza che viene dal Signore Gesù. Oltre che momento di forte annuncio, fatto attraverso il contatto in strada, nelle facoltà e nei locali frequentati dai giovani perugini invitandoli ad un breve ciclo di catechesi serali, è stato ancor più momento di forte comunione, perché ha visto la collaborazione, oltre che di circa 100 missionari, tra diocesani, consacrati e laici, delle parrocchie, dei parroci e delle aggregazioni laicali. Interessante qui è stato il post-missione in cui la PG, la PU e le parrocchie continuano a collaborare nella gestione di 6 centri pastorali nati proprio dalla missione per decentrare il servizio di cappellania, essendo l’Università degli Studi di Perugia dislocata nel territorio cittadino. Questi centri pastorali attraverso la presenza costante di uno o più presbiteri, tra diocesani e religiosi, e religiose, sono atti a promuovere significativi percorsi biblici e catechetici, occasioni di primo annuncio del Cristo, momenti di preghiera, incontri di approfondimento culturale e animazioni di spazi per lo studio e l’aggregazione.